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| Amalfi Coast Shasa Nil Belly Dancer |
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| Amalfi Coast Shasa Nil Belly dancer |

Outfit Gay Pride Sorrento 2020
Sono nata e cresciuta nei quartieri spagnoli di Napoli, mio nonno era un commerciante. Un giorno quando ero bimba,all’ incirca avevo 7 anni, entra un cliente nel negozio che catturò subito la mia attenzione ...ai miei occhi parlava strano e ordinò alcune cose... io stupita l’osservavo ... e quando andò via chiesi ... “NONNO MA ERA MASCHIO O FEMMINA?? “ mio nonno mi rispose “ UN PO’ MASCHIO E UN PO’ FEMMINA “ ed io dissi “ MA DAVVERO ??? MA PUÒ ESSERE ??? allora lui mi rispose
“ certo che può esser ....
E CC FA’...” Mio nonno non era mai andato a scuola non sapeva ne’ leggere e ne’ scrivere sapeva solo fare i conti ... ma con quel
***C FA’ *** mi ha dato un insegnamento unico io con quel *** C FA’*** non ho mai, per tutta la mia vita, considerato diverso un gay. Basta un C FA’** per insegnare a un bimbo che le diversità non esistono. In questa vita si nasce biondi e bruni,alti o bassi, con gli occhi chiari o scuri, come si nasce etero o omosessuali ... ognuno e’ com’è i buoni e i cattivi stanno dappertutto... in tutte le categorie...
E’ stato bello partecipare a questa festa SORRENTO GAY PRIDE .. è stato bello vedere tanti bimbi e famiglie, organizzazione perfetta liscio come L olio tanto colore, allegria e sorrisi ... E Se pure ci sta ancora gent che inciucia e parla male lo sapete che vi dico .....
***E C FA’***
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Ecco che dall'Egitto arriva l'ennesimo caso che distrugge il lavoro di chi come me cerca di divulgare la danza del ventre cercando di abbatterne i pregiudizi anche qui in Italia. Ho lavorato dal 2009 al 2013 in Egitto a Sharm el Sheik all'Alf Leila wa Leila, ho avuto l'onore di danzare con Miro nella sua compagnia dove sono stata trattata con grande rispetto e professionalità, ero l'unica straniera tra le danzatrici Egiziane. Non ho potuto fare a meno però di osservare tante cose. Una canzone di Mina dice "Ti amo poi ti odio poi ti amo poi ti odio e poi ti amo"due sentimenti così diversi eppure spesso camminano di pari passo. Questa diceria si addice un po’ al rapporto che hanno le danzatrici del ventre egiziane con il proprio popolo. Vi siete mai chiesti cosa accade quando una ragazza araba, che per motivi religiosi dovrebbe portare il velo, decide d’intraprendere la carriera della “belly dancer”? Mi fa venire in mente le mie attese nei camerini prima di andare in scena, e le miriadi di storie, che con un inglese maccheronico, ho ascoltato da mie colleghe .La maggior parte di loro vengono ripudiate dalle famiglie, perché nei paesi arabi e’ una vergogna avere una figlia,nipote,sorella ballerina;spesso vengono picchiate. Nei primi tempi questi racconti mi sembravano assurdi, mi chiedevo; ma perché se la danza del ventre è considerata una vergogna ad ogni spettacolo, tutte le sere, mi ritrovo famiglie intere con bimbi, mogli, nonne, zie sedute in platea ad osannare i miei spettacoli, partecipando animatamente come solo il popolo egiziano sa fare? Non trovate sia un controsenso? Ma se tutte le donne egiziane rispettassero le regole musulmane a chi andrebbero ad applaudire gli arabi ? Ma se è talmente scandaloso come mai fanno a gara a chi deve avere la belly dancer più brava ai matrimoni?Insomma ma se e’ una cosa da ripudiare mica le ballerine le pago fior di soldi per farle esibire nel giorno più importante della mia vita..vi pare logico? Eppure con il tempo ho capito che questa è una delle mille contraddizioni dell’Egitto, forse una risposta non c’è non lo sapremmo mai …Il caso di Johara espulsa dalla nazione mi fa capire che l'Egitto e' diventato ancora piu' chiuso ed integralista, lontani i tempi delle pellicole in bianco e in nero dove vi erano le famose danzatrici dive del cinema. L’augurio che si possa ballare nella patria della danza del ventre senza condanna tra l’eco storico che fu ed una realtà che uccide un’arte magica come la danza del ventre.